STAGIONE – Elisabetta Pozzi – The children
di Lucy Kirkwood – traduzione di Monica Capuani
e con Giovanni Crippa, Francesca Ciocchetti
regia Andrea Chiodi
produzione CTB Centro Teatrale Bresciano
INCONTRO CON GLI ARTISTI AL RIDOTTO
Venerdì 2 dicembre ore 18
(l’ingresso all’Incontro è gratuito)
“La gente in pensione è come le centrali nucleari, ci piace vivere vicino al mare.”
Hazel e Robin, ingegneri nucleari in pensione, vivono in un cottage sulla costa della Gran Bretagna mentre il mondo intorno a loro sembra cadere a pezzi. Il loro desiderio di una vita tranquilla e il bisogno di tornare a un’apparente normalità dopo il terribile disastro ambientale che ha messo in ginocchio la città vengono violentemente messi alla prova dall’arrivo di Rose, una vecchia amica e collega, che si presenta con una richiesta che cambierà per sempre la loro vita e riporta a galla le complessità del loro passato.
Note di regia
La complessità e l’astuzia della scrittura di Lucy Kirkwood consentono un lavoro sul testo a diversi livelli di profondità, affrontando le problematiche e i conflitti più intimi e privati dei personaggi insieme a temi universali, morali e collettivi, in un intreccio intonato e ricco di equilibrio. Il risultato è una messa in scena in cui tutto “accade”, trascinando i tre scienziati in un intreccio inevitabile che sempre conserva contemporaneamente peso e leggerezza insieme, come una marea che continuamente cresce e decresce su sé stessa.
I personaggi agiscono in un luogo che è esso stesso protagonista e spettatore silenzioso, carico di storie, ricordi legati alla vita dei tre colleghi, anch’esso piegato e compromesso dal disastro che ha colpito il paese, una casa che è al tempo stesso rifugio segreto e campo di battaglia e che appartiene in modo diverso a ciascuno dei tre personaggi. Una casa che ho voluto che fosse storta, non solo perché il terreno dove si svolge l’azione frana, ma perché spesso le cose della vita si inclinano, si “stortano”, prendono strade che non possiamo sapere. I personaggi sono legati tra loro da fili lunghi e invisibili, da sensi di colpa sommersi e traumi complessi che emergono pian piano e li uniscono nel pensare e nell’agire insieme, per definire e ridefinire il concetto di senso di responsabilità nei confronti delle generazioni future. Hazel, Robin e Rose, i tre protagonisti, sono al tempo stesso adulti e bambini, genitori e figli, ognuno con la propria risolutezza e fragilità.
Ho desiderato che l’incedere della vicenda fosse raccontato e detto come un flusso di pensieri che accadono nell’esatto momento in cui vengono detti, con stati d’animo che cambiano repentinamente passando dal riso al pianto nell’arco della stessa battuta, come forse avviene anche nella vita. Ecco sì, come accade nella vita, perché il teatro, questa drammaturgia in particolare, non fa altro che spalancarci alle infinite possibilità di conoscenza del cuore e del pensiero dell’uomo. (Andrea Chiodi)
Teatro Goldoni
Piazza della Libertà, 18
48012 Bagnacavallo (RA)
0545.64330
teatrogoldoni@accademiaperduta.it
Prevendite: sabato 10 settembre dalle ore 10 alle ore 13 e da lunedì 21 novembre dalle ore 10 alle ore 13 presso la biglietteria del Teatro Goldoni.
Prenotazioni telefoniche: a partire da lunedì 12 settembre dalle ore 11 alle ore 13 al numero 0546 21306 (dal lunedì al venerdì, festivi esclusi) e nei giorni di prevendita, negli stessi orari, al numero 0545 64330.
Biglietti online (Vivaticket): da domenica 11 settembre.
Prezzi: I Settore (Platea, Palchi di I ordine, Palchi di II e III ordine centrali): 28 €; II Settore (Palchi di II e III ord. laterali): 26 €; Loggione: 18 €.
Luogo: Teatro Goldoni
Data: 1 e 2 dicembre 2022 ore 21:00